Alte dosi di statine collegate a maggior rischio di osteoporosi secondo studio

 

Le statine assunti a basse dosi possono proteggere dal riassorbimento osseo ma se il dosaggio è troppo forte, può sussistere un rischio maggiore di osteoporosi secondo un nuovo studio apparso su Annals of the Rheumatic Diseases e condotto dall’Università Medica di Vienna e dal Complexity Science Hub.

Le statine servono per contenere il livello di colesterolo e sono tra i farmaci più prescritti dai medici. Sono anche tra i farmaci più studiati in assoluto a livello di ricerca, soprattutto per quanto riguarda gli eventuali effetti collaterali che possono apportare.

 

Secondo Michael Leutner, ricercatore del dipartimento di endocrinologia e metabolismo dell’università viennese, le statine abbassano il colesterolo nel sangue ma il colesterolo stesso risulta comunque di importanza fondamentale per diversi processi e fenomeni che avvengono all’interno del corpo.
Ad esempio serve per la produzione di ormoni quali estradiolo e testosterone.

 

E proprio i bassi livelli di questi ormoni, in particolare degli estrogeni nel corso della menopausa, possono aumentare l’osteoporosi nelle donne, come spiega Alexandra Kautzky-Willer, altra ricercatrice impegnata nello studio.

Analizzando i dati di più di 7,9 milioni di austriaci reperiti dal 2006 al 2007 i ricercatori hanno trovato un collegamento tra il dosaggio delle statine e la frequenza dell’osteoporosi.

Hanno in particolare scoperto che dosaggi fino a 10 milligrammi di lovastatina, pravastatina, simvastatina o rosuvastatina erano collegati ad un numero minore di diagnosi di osteoporosi rispetto ai pazienti che non assumevano statine.

Tuttavia con dosi da 20 milligrammi e oltre, il collegamento cambiava e diventava relativo ad un maggior numero di casi di osteoporosi nei pazienti trattati con simvastatina, atorvastatina e rosuvastatina, come spiega la stessa Kautzky-Willer.

 

Questi collegamenti suggeriscono che più è alto il dosaggio delle statine, più forte è il collegamento con il rischio di osteoporosi e ciò veniva osservato in entrambi i sessi.

 

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